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Ethnopassion
28 MAGGIO – 18 OTTOBRE 2008
HELENEUM – LUGANO

Peggy Guggenheim, una tra i più grandi mecenati del secolo scorso, amò circondarsi d’opere d’arte etnica che esponeva nel suo Palazzo veneziano, mescolandole secondo il suo capriccio alle meravigliose opere d’arte contemporanea della sua collezione. Si trattava d’una passione autentica e genuina che nasceva da valutazioni di carattere squisitamente fenomenologico e dalla moda del tempo, che vedeva negli “oggetti esotici” una sorta di quintessenza di quella creatività spontanea e di quella visione capace d’oltrepassare i paradigmi del reale, che contraddistingueva le poetiche espressive delle Avanguardie. Dalle fotografie d’epoca che sono oggi ancora conservate nell’Archivio iconografico della Collezione Guggenheim e dalle informazioni che abbiamo al riguardo, doveva trattarsi di una cinquantina di opere, in gran parte provenienti dall’Africa e dall’Oceania. Di queste ne sono oggi conservate 35 a Palazzo Venier dei Leoni, di cui solo alcune sono esposte al pubblico. L’idea che sta alla base dell’esposizione e del Catalogo legato a essa è quella di presentare, dopo un attento restauro condotto dal Laboratorio di Restauro e Museotecnica del MUSEC e un’importante ricerca scientifica condotta da specialisti in materia, le opere d’arte etnica che hanno ornato il Palazzo Venier dei Leoni fino alla scomparsa della collezionista. Il progetto di valorizzazione di questa collezione nasce dalla collaborazione fra la Galleria Gottardo, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, il MUSEC e dalla volontà di riscoprire il particolarissimo significato che le opere rappresentano in sè e nel contesto nel quale sono stati acquistati.

Reiterazioni
• 13 novembre 2008 – 22 febbraio 2009, Fondazione Antonio Mazzotta, Milano