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ARTE WALSER. La tradizione di Bosco Gurin

6 NOVEMBRE 2025 – 1° MARZO 2026
VILLA MALPENSATA, SPAZIO CIELO

ARTE WALSER. La tradizione di Bosco Gurin” è un’esposizione che racconta l’identità culturale della comunità Walser di Bosco Gurin, l’unica enclave alloglotta del Canton Ticino. Attraverso oltre 120 opere, tra oggetti d’uso quotidiano, arredi, giocattoli e arte sacra, la mostra esplora la creatività e la spiritualità di una cultura alpina profondamente legata al territorio e alla tradizione.

ARTE WALSER è frutto di una ricerca pluriennale condotta dal MUSEC in stretta collaborazione con il Comune e il Museo Walsherhaus Gurin con il coinvolgimento di tutta la piccola comunità. L’esposizione è curata da Francesca Pedrocchi del Museo Walserhaus Gurin, e da Nora Segreto, ricercatrice del MUSEC. Dal loro lavoro di ricerca e di confronto è emerso un progetto concepito come un vero e proprio racconto visivo, che invita i visitatori a immergersi nella cultura locale, mettendo in luce la continuità tra funzionalità e valore estetico, tra vita quotidiana e spiritualità, tra arte popolare e influenze artistiche europee. Il percorso espositivo si articola in tre sezioni tematiche:

  • Tra terra e focolare: strumenti agricoli e domestici che raccontano il rapporto con la montagna e la vita familiare.
  • Forme di affetto e bellezza nella vita quotidiana: oggetti che esprimono cura, estetica e spiritualità nelle piccole cose.
  • Arte sacra e devozione popolare: testimonianze della fede vissuta tra casa e chiesa.

Conclude l’esposizione una sezione speciale dedicata a Hans Anton Tomamichel (1899–1984). Illustratore, pittore e grafico pubblicitario nato a Bosco Gurin e trasferitosi a Zurigo, Tomamichel sviluppò un linguaggio originale, nel quale i segni e i colori del mondo rurale alpino si fondono con una sensibilità grafica di respiro moderno. Profondamente legato al suo villaggio natale, Tomamichel ebbe un ruolo essenziale nella salvaguardia dell’identità walser: con il sostegno di Adolf Janner (1896-1974), deputato al Gran Consiglio ticinese di origine gurinese, si batté per modificare ufficialmente il nome del paese, da Bosco Vallemaggia a Bosco Gurin, ciò che avvenne nel 1934. Contribuì inoltre alla creazione nel 1938 del Museo Walserhaus Gurin, il primo museo etnografico del Ticino, con una azione che coinvolse, dal basso, tutta la comunità.