Annunciati i nomi dei vincitori del concorso fotografico Unpublished Photo 2021!

Presieduta dal fotografo tedesco Han Georg Berger, la giuria internazionale riunita al MUSEC ha scelto i quattro vincitori del premio UP21 promosso dal MUSEC e dalla Fondazione culture e musei di Lugano, in collaborazione con 29 ARTS IN PROGRESS Gallery di Milano. Le candidature giunte quest’anno sono state oltre 160, con una netta predominanza di artisti asiatici. Dopo una prima selezione che ha individuato 17 finalisti, la giuria ha deciso all’unanimità di premiare quattro fotografi le cui opere saranno esposte al MUSEC dal 23 settembre 2021 al 27 febbraio 2022.

Sono risultati vincitori ex aequo del 1° premio, consistente in una borsa di chf 5.000, il fotografo vietnamita Khanh Bui Phu e il giovanissimo fotografo siriano Mouneb Taim. Al terzo posto, anche qui ex aequo, si sono classificati il fotografo indiano Avinash Mishra e il cinese Li Zhang. Il premio speciale assegnato dalla Artphilein Editions di Lugano, consistente nella pubblicazione di in un prestigioso volume, è andato al fotografo vietnamita Khanh Bui Phu. La giuria ha inoltre segnalato con una speciale menzione i due fotografi del Bangladesh Ahmed Rayhan e Shifat Shifatunnabi.

 

I vincitori e i loro progetti
Khanh Bui Phu (1987) ha presentato il progetto “Make a nomadic living on the water ecosystem”. Con grande intensità poetica e con un sapiente utilizzo dei contrasti cromatici il fotografo racconta la vita dei pescatori nomadi della Regione vietnamita di Lam Dong, che non riescono a stare al passo con lo stile di vita moderno, l’inquinamento ambientale, la deforestazione e l'erosione degli ecosistemi naturali che ne minacciano la base esistenziale. La giuria ha rilevato inoltre una forte carica narrativa e un linguaggio che senz’altro trova molto corrispondenze con la moderna letteratura del suo Paese.
Il siriano Mouneb Taim (2001) ha presentato il progetto “War Notes”. Si tratta al contempo di un documento impressionante della vita quotidiana durante la recente guerra che ha insanguinato la Siria e di un messaggio lirico che il giovanissimo fotografo esprime sentendosi parte di una cultura ferita, non senza però una profonda nota di speranza che alla fine prende il sopravvento fra la distruzione.
Di grandissimo interesse il reportage “The Colors Empire” condotto dal fotografo indiano Avinash Mishra (1999) durante la celebre “cerimonia dei colori” di Mathura. Con un linguaggio fortemente orientato alla restituzione delle masse in movimento, l’artista, attraverso la scelta della fotografia in bianco e nero, trasforma la sostanza dei contrasti cromatici in una vivida rappresentazione dell’umanità e del senso religioso della vita.
Li Zhang (1991) con il progetto “When I was a Child” conduce un’indagine introspettiva sulla sua infanzia rielaborando attraverso lo scanner e la macchina fotografica, vecchie immagini scattate dal nonno. In tal modo con un linguaggio venato da una sottile poesia, e grazie a una tecnica innovativa, accresce il valore e la capacità espressiva di una intima connessione generazionale costruendo un ponte visivo e stilistico fra gli anni ‘90 e il nostro tempo.

La fotogallery mostra due fotografie per ognuno dei fotografi vincitori, nell'ordine di presentazione.

Foto gallery