HELENEUM – LUGANO
Anno dopo anno, dal 2006 ad oggi, le esposizioni del ciclo «Dèibambini», realizzate in collaborazione con l’Istituto scolastico comunale di Lugano, accompagnano il pubblico del MUSEC alla scoperta delle ragioni profonde della creatività infantile. Per la sua ottava edizione, il progetto è dedicato alla scoperta dei modi in cui la fantasia infantile si esprime, attraverso il proprio rapporto con gli animali fantastici. Per sei mesi, i bambini di due sezioni di Scuola dell’infanzia (Molino Nuovo e Breganzona) e di quattro classi di Scuola elementare (Barbengo, Cassarate, Davesco e Viganello) di Lugano hanno aperto gli occhi su di un mondo immaginario, dove tutto è possibile e dove la realtà si popola di luoghi, esseri e animali straordinari, che incarnano le speranze, i sogni e le paure dell’uomo. Attraverso il confronto con gli animali fantastici e i loro particolari «poteri», i bambini sono stati condotti per mano ad esplorare la propria immaginazione, ad affrontare le proprie paure, e a lasciare emergere ciò che è interiorizzato, trasformandolo nella scelta e nella creazione del proprio animale fantastico, esposto in mostra.

L’uomo assegna agli animali i caratteri del proprio mondo interiore e quando non trova un animale adatto a esprimere una certa parte di sé o del suo mondo, se ne inventa uno a bella posta. Ereditati dalle culture arcaiche, unicorni, sirene, satiri, fenici, basilischi, draghi, cavalli alati, grifoni e tanti altri animali fantastici popolano la letteratura e l’iconografia dall’epoca classica a quella moderna. Da Omero, a Plinio, dai bestiari medievali alle fiabe dei fratelli Grimm, per giungere sino a Harry Potter, la loro presenza documenta l’esigenza umana di colmare il reale di esseri superiori, che rassicurino concretizzando e incarnando le forze della Natura.
Attraverso lo studio e l’osservazione degli animali fantastici e la scoperta dei molteplici valori e significati che essi hanno nelle rappresentazioni visive, nei simboli, nella letteratura antica e contemporanea, nelle fiabe e nella vita quotidiana, sia delle culture semplici sia della cultura occidentale, il progetto «Animali fantastici» ha invitato i bambini a una riflessione profonda sul tema. Oltre ai normali strumenti didattici, lo spunto del lavoro sono state alcune opere d’arte etnica del MUSEC, esposte in mostra: Singa, animale primordiale mitologico ibridato (leone, serpente, bufalo e lucertola) dei Batak di Sumatra; Harimaung, antenato mitologico e mitico guerriero del Borneo meridionale; e infine il bünüts, palo commemorativo configurato nelle forme di coccodrillo, che conduce le anime degli Asmat (Nuova Guinea) nel regno dei morti. La visita al MUSEC è stata inoltre per i bambini una particolare occasione per conoscere fiabe, miti e tradizioni relative agli animali fantastici, nelle culture documentate dal Museo. Il Museo cantonale di storia naturale ha aderito al progetto contribuendo allo svolgimento delle attività proposte alle classi.
Il progetto Dèibambini nasce nel 2005 come piattaforma d’interazione fra il museo e la scuola. Nei suoi primi dieci anni di vita il progetto ha consentito ai bambini di cimentarsi su temi diversi, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza delle proprie potenzialità e della propria visione interiore e di rafforzare la capacità di interpretare il mondo. Dal 2022, il punto di partenza sono diventate le opere dei bambini del passato. L’idea è di costruire un ponte fra la creatività infantile di ieri e di oggi, attraverso l’esplorazione profonda dei contenuti espressivi che non soltanto interconnettono le culture, ma che sono serviti come straordinaria fonte per il rinnovamento dei linguaggi artistici del Novecento. Un ponte solido e pieno di poesia, per collegare tra di loro le generazioni.