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Facce!
12 APRILE – 08 GIUGNO 2008
HELENEUM – LUGANO

La mostra intende accompagnare il pubblico del MUSEC alla scoperta dei modi in cui l’arte infantile descrive le molteplicità espressive del volto e il suo configurarsi, forse al più alto livello, nell’articolato e misterioso universo della maschera. Durante l’arco di sei mesi, i bambini di tre classi di Scuola elementare e una classe della Scuola dell’infanzia di Lugano, seguiti dalle docenti, hanno esplorato a lungo il volto e hanno approfondito il tema della maschera e del mascheramento dall’oggetto fisico, al mimetismo animale, dalle maschere rituali ai volti stereotipati della Commedia dell’arte, dai tatuaggi integrali dei Maori, agli imprevedibili esiti del mascheramento nella cultura occidentale. Lo spunto del lavoro sono state le maschere africane e melanesiane esposte al MUSEC che sono state osservate, esaminate, analizzate e disegnate. Concepite come volti ed espressioni del sé, le maschere hanno permesso di avvicinare concretamente il bambino al tema della persona e della personalità, introducendolo in modo giocoso alla complessità dei rapporti che intercorrono fra l'”individuo” e la società di cui fa parte. Al termine del percorso educativo i bambini della Scuola dell’infanzia hanno realizzato al museo con l’aiuto dell’artista Silvia Paradela, una maschera collettiva, che li unisce in un gruppo compatto e -al contempo- li protegge. Ogni bambino delle Scuole elementari ha invece prodotto una propria faccia/maschera: quasi l’esito d’una vera e propria ricerca interiore che manifesta l’individualità. L’esposizione temporanea presenta le cinquantadue maschere realizzate dai bambini affiancate da sei opere significative della Collezione Brignoni del MUSEC.

Il progetto «Dèibambini» nasce nel 2005 come piattaforma d’interazione fra il museo e la scuola. Nei suoi primi dieci anni di vita il progetto ha consentito ai bambini di cimentarsi su temi diversi, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza delle proprie potenzialità e della propria visione interiore e di rafforzare la capacità di interpretare il mondo. Dal 2022, il punto di partenza sono diventate le opere dei bambini del passato. L’idea è di costruire un ponte fra la creatività infantile di ieri e di oggi, attraverso l’esplorazione profonda dei contenuti espressivi che non soltanto interconnettono le culture, ma che sono serviti come straordinaria fonte per il rinnovamento dei linguaggi artistici del Novecento. Un ponte solido e pieno di poesia, per collegare tra di loro le generazioni.